Progetto Giochiamo a meditare

Progetto bambini dai 5 ai 13 anni (classi dalla prima elementare alla terza media).

Quando si parla di meditazione si associa la parola alla religione o all’ambito strettamente spirituale, ed è indubbio che questo sia stato il terreno da cui è nata; tuttavia, negli ultimi decenni è stata inserita in numerosi ambiti.

Sono molti i paesi dove, fin da bambini, viene insegnata l’arte della meditazione; essa viene inserita come momento iniziale e finale della giornata scolastica in paesi quali il Belgio, gli Stati Uniti, il Canada, i Paesi Bassi e i paesi asiatici.

Negli ultimi anni questa pratica ha iniziato a prendere piede anche in Italia, dove alcuni istituti scolastici la inseriscono come progetto sperimentale.

Nell’aprile del 2013, a Denver, si è riunito il primo simposio internazionale dedicato allo studio delle scienze contemplative a cui hanno partecipato ricercatori, psicologi, psicoterapeuti, neuroscienziati ed esperti della meditazione provenienti da ogni parte del mondo e appartenenti alle più prestigiose università e centri di ricerca.

I vari studiosi hanno esposto i risultati ottenuti sui meccanismi cognitivi e neuronali alla base delle pratiche contemplative, sugli effetti sulla salute fisica e mentale e sull’applicazione nell’ambito educativo.

Dopo il simposio di Denver le esperienze e i relativi risultati sono stati indiscutibili: i bambini che praticano la meditazione hanno un maggior rendimento scolastico, una soglia dell’attenzione notevolmente più alta nonché una spiccata capacità di discernere tra i disturbi ambientali esterni e il proprio stato di benessere fisico e mentale.

Inoltre, presentano un’autostima più elevata, un maggiore grado di autosufficienza, una maggiore propensione a imparare a gestire le emozioni e un notevole tasso di accrescimento delle capacità creative.

La meditazione ha incoraggiato il dialogo tra i compagni e tra gli stessi e l’insegnante, contribuendo a diminuire gli episodi di bullismo.

I risultati sono stati percepibili anche nell’ambito famigliare e delle amicizie.

Di fatto, in quei pochi minuti dedicati al silenzio, i bambini sperimentano uno stato di benessere e la produzione del cortisolo, l’ormone dello stress che spesso i bambini vivono nell’ambito scolastico e non solo, si riduce.

Per tutto quanto scritto è certa un’azione benevola che lascia andare ogni pregiudizio che le famiglie potrebbero avere nei riguardi della meditazione perché nulla toglie e tanto accresce in benessere psico-fisico.

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